Il mio approccio terapeutico alla rosacea inizia con una ampia valutazione dei fattori scatenanti la patologia, spesso trascurati.
Mi soffermo molto a discutere con il/la paziente delle sue abitudini di vita, della sua attività lavorativa, della tipologia di cosmetici che utilizza e lo/la informo sulle abitudini che possono involontariamente portare ad un peggioramento della patologia.
Quest’ultimo punto è estremamente importante perché anche la migliore terapia potrebbe fallire o dare risultati parziali se non vengono eliminati eventuali fattori peggiorativi o abitudini scorrette.
I fattori scatenanti la rosacea sono rappresentati soprattutto dalle brusche variazioni della temperatura ambientale, dallo stress, dall’ingestione di alcuni alimenti (birra, vino, superalcolici, thè, caffè, cioccolato, pepe e spezie), dall’esposizione al sole e alle radiazioni elettromagnetiche, dai farmaci (steroidi topici) e da alcuni germi (Demodex folliculorum).
Dopo aver identificato bene tutte le cause che potrebbero determinare la comparsa o il peggioramento del rossore, e spiegato al paziente come evitarle, effettuo una prescrizione personalizzata in base alla gravità della malattia.
Le mie scelte ricadono solo su cosmetici o farmaci certificati e con efficacia provata nel trattamento della rosacea. La terapia si divide in grandi linee tra terapia topica e compresse.
La terapia topica si basa sull’utilizzo di farmaci formulati sotto forma di creme o gel a base di metronidazolo, brimonidina o ivermectina. Rientrano in questo gruppo anche i cosmetici per la detersione corretta del viso, la crema idratante, la protezione solare e le soluzioni struccanti per le donne.
Se c’è un coinvolgimento oculare possono essere utili i lubrificanti come lacrime artificiali, al fine di alleviare la sensazione di secchezza, da eventualmente associare ad una visita oculistica.
Nei casi più gravi si può passare ad una terapia da prendere per bocca. La terapia sistemica prevede l’utilizzo di doxiciclina, metronidazolo o isotretinoina, previa una ampia valutazione delle condizioni cliniche generali del paziente per proseguire in totale sicurezza ed ottenere la massima efficacia.
Per poter curare in maniera efficace e risolutiva la rosacea è molto importante conoscere bene questa patologia, le cause scatenanti e tutte le condizioni che portano al peggioramento dei segni cutanei.
La rosacea è una comune malattia infiammatoria cronica della pelle, caratterizzata dalla comparsa nel volto di un rossore transitorio (detto flushing) che col passare del tempo diviene persistente e si accompagna alla comparsa di papule, brufoli (pustole) e teleangectasie.
Colpisce prevalentemente le guance, la fronte, il naso e il mento. Nei casi più gravi evolve verso la formazione di noduli raggruppati di varie dimensioni, consistenza molle e colore rosso vivo (rosacea fimatosa).
La malattia può coinvolgere anche gli occhi portando ad una sensazione di secchezza, bruciore, rossore, senso di fastidio provocato dalla luce e visione offuscata.
Anche se non si tratta di una patologia grave, può portare alla formazione di inestetismi permanenti che causano imbarazzo nei pazienti ed influenzare negativamente l’autostima.
È più frequente nelle donne e insorge prevalentemente fra i 25 e i 50 anni.
Tuttavia ricerche recenti hanno rilevato un particolare aumento di forme di rosacea ad esordio precoce.
La rosacea è determinata dalla combinazione di fattori genetici predisponenti e da una serie di condizioni scatenanti.
Il meccanismo alla base della formazione del rossore e dei brufoli è rappresentato da una risposta anomala dei capillari del viso a stimoli vasodilatatori, con conseguente incremento del flusso sanguigno a livello delle guance e aumento della temperatura cutanea. In tale meccanismo è coinvolta una alterazione del sistema immunitario che innesca una infiammazione nei confronti di un acaro della flora microbica della pelle umana, presente nelle aree seborroiche e chiamato Demodex Folliculorum.
I fattori ambientali in grado di peggiorare la rosacea sono rappresentati dalle brusche variazioni della temperatura ambientale (passare dal caldo al freddo e viceversa), dallo stress, dall’ingestione di alcuni alimenti (birra, vino, superalcolici, thè, caffè, cioccolato, pepe e spezie), dall’esposizione al sole e alle radiazioni elettromagnetiche, dai farmaci (steroidi topici) e da alcuni germi (Demodex folliculorum).
Numerose segnalazioni documentano una stretta correlazione tra esacerbazione della malattia e condizioni psico-emotive stressanti.
Il rossore del viso, talvolta accompagnato anche da papule e pustole, interferisce notevolmente con l’autostima dei pazienti, è fonte di stress, può ostacolare i rapporti sociali creando imbarazzo e portando ad una drastica riduzione della qualità di vita.
La sintomatologia inoltre nel tempo tende a peggiorare e possono comparire degli inestetismi deturpanti nelle forme più gravi.
Rivolgiti ad uno specialista. Compila il modulo sottostante per inviarmi la tua richiesta oppure chiama il numero 351 5996196