La dermatochirurgia è la branca della dermatologia che si occupa dell’asportazione di neoformazioni cutanee (sia benigne che maligne), delle discromie, del trattamento delle cicatrici traumatiche e post chirurgiche.
Questi interventi si realizzano con diverse tecniche quali la chirurgia, lo shaving, la diatermocoagulazione, la crioterapia e il laser.
Nel mio studio è presente una sala operatoria dotata di strumenti all’avanguardia atti a garantire il miglior risultato terapeutico ed estetico per ogni intervento effettuato.
La chirurgia ambulatoriale delle lesioni dermatologiche benigne e/o maligne presenti sulla pelle consente la rimozione di una neoformazione ai fini estetici o terapeutici.
L’asportazione chirurgica è particolarmente indicata in caso di lesioni tumorali maligne o potenzialmente maligne della pelle (nevi atipici, melanomi, carcinomi basocellulari avanzati e carcinomi spinocellulari, lesioni sospette) in quanto consente, a differenza di altre metodiche distruttive, di poter effettuare l’analisi istologica e di ridurre al minimo i rischi di recidiva.
Indipendentemente dal tipo di lesione da asportare, ho articolato il percorso del mio paziente in tre tempi distinti.
Inizio con la visita preoperatoria che prevede una valutazione preliminare delle condizioni cliniche generali, in cui si discute delle necessità e delle modalità con cui eseguirò l’intervento chirurgico, illustro i risultati attesi e fornisco informazioni relative all’anestesia locale.
Nel caso in cui la valutazione preoperatoria vada a buon fine effettuo l’intervento chirurgico in sala operatoria, in ambiente sterile, previa anestesia locale per evitare dolore e fastidio durante la procedura.
Dopo l’exeresi potrei prescrivere antibiotici o altre terapie domiciliari per garantire i migliori risultati estetici e ridurre al minimo il rischio di complicanze.
Dopo 5-21 giorni, a seconda del tipo di intervento, concordo con il paziente un controllo della zona trattata, la rimozione delle suture e l’eventuale comunicazione del risultato istologico (ove necessario).
Programmo infine un follow-up, a frequenza variabile a seconda della natura della lesione rimossa e del tipo di intervento effettuato.
La biopsia cutanea consiste nel prelievo di una piccola porzione di pelle interessata da una lesione (tumorale o infiammatoria) di cui voglio accertare la natura.
La biopsia è un esame mini-invasivo, che effettuo nel mio studio in sala chirurgica dopo aver anestetizzato la porzione di pelle interessata, per rendere la procedura indolore.
Il campione da analizzare viene prelevato tramite punch, uno strumento con diametro variabile, selezionato a seconda della patologia sospettata.
Scelgo attentamente la sede della biopsia in caso di lesioni multiple per minimizzare gli esiti cicatriziali.
In seguito al prelievo, il campione è analizzato da un medico specialista in anatomia patologica con lo scopo di stabilirne le caratteristiche istologiche.
La crioterapia consente la distruzione di lesioni cutanee e mucose attraverso il congelamento dei tessuti, ottenuto utilizzando l’azoto liquido (-196 °C).
Il freddo induce necrosi cellulare riconducibile alla formazione di cristalli di ghiaccio intra- ed extracellulari, alle alterazioni delle membrane cellulari, al cambiamento del pH e allo shock termico; contemporaneamente si verificano stasi vasale e trombosi.
La crioterapia è una tecnica terapeutica molto versatile e agevole, che in genere non richiede l’anestesia locale e solo raramente causa un lieve fastidio transitorio.
A differenza di altre metodiche interventistiche ha ridotta tendenza a lasciare cicatrici, sebbene siano possibili esiti acromici, specie nei soggetti con pelle scura.
Può essere eseguita a tutte le età e soprattutto negli anziani, durante la gravidanza, nei portatori di pacemaker e nei soggetti in trattamento con antiaggreganti piastrinici.
La crioterapia si utilizza come trattamento di numerose lesioni benigne (quali verruche, condilomi acuminati, molluschi contagiosi, cheratosi seborroiche, lentigo senile, cheratosi attiniche, leucoplachia, condrodermatite) e maligne (quali carcinomi basocellulari – ma solo quando superficiali e/o multipli in pazienti inoperabili – e spinocellulari – ma solo in fase primordiale).
Utilizzo per le procedure di criochirurgia il CryoPro, considerato il miglior strumento per la crioterapia, con varie tecniche (spray, contatto, intralesionale) a seconda della lesione da trattare e della sede corporea interessata.
La diatermocoagulazione è una tecnica utilizzata in ambito dermatologico e ginecologico; essa si avvale di uno strumento che genera corrente elettrica ad alta frequenza in grado di tagliare e cicatrizzare la cute.
Lo strumento medicale è provvisto di due terminali: un elettrodo a piastra, che è applicato su una parte del corpo diversa da quella da trattare e un elettrodo attivo, che è quello operatore.
Fra le affezioni più comunemente trattate si ricordano capillari venosi ectasici, condilomi, fibromi penduli, verruche di vario tipo, alcune tipologie di nevi, determinati angiomi stellati ecc.
Dopo un attento colloquio con il paziente e l’anestesia della zona da trattare per rendere il trattamento indolore, effettuo la diatermocoagulazione esclusivamente in sala chirurgica per garantire le indispensabili condizioni di sterilità e il miglior risultato funzionale ed estetico.